Una delle tematiche più in voga negli ultimi anni (e in modo particolare negli ultimi mesi) è quella della riqualificazione energetica degli edifici. Una realtà determinante sulla quale conviene puntare, ma che è fondamentale comprendere nel dettaglio, scoprendo di cosa si tratta e quali sono gli elementi che contribuiscono a realizzarla. È importante fare chiarezza sia per evitare confusione, ma anche per analizzare nel dettaglio le potenzialità che interventi di questo tipo hanno quando si valutano le detrazioni fiscali presenti negli Ecobonus.
Data l’importanza dell’argomento l’Agenzia delle Entrate dedica un approfondimento alla riqualificazione energetica che possiamo definire come l’insieme degli interventi che consentono di aumentare l’efficienza energetica di un edificio o di un’unità immobiliare.
L’efficienza energetica
Per comprendere cos’è e come perseguire la riqualificazione energetica è doveroso fare chiarezza sul concetto di efficienza energetica di un edificio. Possiamo descrivere l’efficienza energetica come la capacità di un edificio di gestire, rispetto a un altro alle medesime condizioni, correttamente l’energia necessaria per il suo funzionamento. L’efficienza energetica non è non consumare energia, ma consumarla meglio, in maniera virtuosa e senza sprechi. Questo perché per alimentare gli impianti elettrici e quelli di riscaldamento ogni abitazione utilizza dell’energia (elettrica, termica o idrica) che troppo spesso è superiore a quella necessaria.
Questo ha un peso economico sulle bollette dei singoli cittadini che sullo Stato che produce e acquista l’energia da distribuire su tutto il territorio nazionale. La riqualificazione energetica è quindi interesse sia dei cittadini che dello Stato che per questo ha istituito l’Ecobonus per ridurre gli sprechi.
Cos’è la riqualificazione energetica
Alla luce di quanto appena detto possiamo comprendere con maggiore chiarezza come la riqualificazione energetica consista nel miglioramento della capacità gestionale di ogni edificio. Lo stato attuale di molti immobili, infatti, è quello di edifici privi di qualsiasi tipo di isolamento termico, impianti di riscaldamento e condizionamento obsoleti, infissi scadenti e tutta una serie di elementi che incidono sulla dispersione energetica.
Come realizzarla
Per migliorare l’efficienza energetica di un edificio o di un’unità immobiliare è possibile intervenire su due elementi fondamentali: la componente edilizia e quella impiantistica. Per la componente edilizia i principali interventi oggetto della riqualificazione energetica sono: installazione di sistemi di coibentazione e sostituzione dei pavimenti e degli infissi. Per la componente impiantistica, invece, si può procedere con l’installazione di pannelli solari, sostituzione della caldaia e degli impianti di climatizzazione invernale, così come con l’installazione di sistemi di termoregolazione, contabilizzatori energetici, valvole termostatiche, termostati intelligenti e qualsiasi altro sistema in grado di ottimizzare la gestione del calore. Fondamentalmente rientrano in questa categoria, come indicato dall’Agenzia delle Entrate, tutti quegli interventi che contribuiscono alla “riduzione del fabbisogno energetico”.
Investire per risparmiare
Le agevolazioni fiscali (Ecobonus) che ogni anno vengono attivati o rinnovati hanno proprio lo scopo di incentivare, tramite la formula delle detrazioni fiscali, la riqualificazione energetica. Questo perché è interesse comune, dello Stato e del cittadino, che gli edifici abbiano un’efficienza coerente con gli attuali standard. Sia per abbattere gli sprechi, ridurre i costi di produzione, acquisto e gestione dell’energia, ma anche per contribuire a contrastare il triste e grave fenomeno dell’inquinamento ambientale. Forse non tutti sanno, per esempio, che il maggior responsabile dell’emissione nell’atmosfera del PM10 (le particelle inquinanti) non è l’inquinamento prodotto dalle automobili, ma quello degli impianti di riscaldamento. Questo perché nel nostro Paese sono ancora tantissimi gli edifici (abitazioni private, condomini, seconde case, uffici, edifici pubblici, eccetera) che utilizzano sistemi antiquati e tecnologicamente obsoleti.
Le opportunità per fare meglio ci sono e gli Ecobonus sono il mezzo con il quale raggiungere questo obiettivo. In realtà come abbiamo visto si tratta di una pluralità di obiettivi che consentono di risparmiare, ammodernare il proprio edificio (aumentandone anche il valore) e rendere la propria abitazione un luogo ancora più confortevole.
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